In ricordo di Marta Beggiato

Cari lettori, oggi desideriamo commemorare un'ex allieva che purtroppo ci ha lasciati troppo presto, Marta Beggiato. Vogliamo onorarla con la stessa simpatia con cui cinque anni fa rispose a un messaggio davvero particolare inviatole da Marta Pasteris, autrice di questo ricordo.

Non conoscevo personalmente Marta, ma un simpatico episodio  mi ha legato a lei cinque anni fa.

La scuola era iniziata da un paio di settimane. Mi trovavo al terzo anno e come da tradizione, nel passaggio da ginnasio a liceo, la mia classe era stata trasferita al piano superiore. Mi piaceva molto la nostra nuova aula, affacciata sul tribunale, bella e luminosa.

Esplorandola per bene nei primi intervalli, ho potuto fare una piacevole scoperta: un umidificatore in ceramica autografato da un’ex alunna era rimasto lì, nel ricordo degli anni trascorsi proprio tra quelle quattro mura. Incuriosita decido di contattare quella ragazza: Marta.

Dopo aver digitato il suo nome e cognome su Facebook, le invio la foto del suo reperto, sperando di poterle fare assaporare, grazie al mio gesto, cinque minuti da liceale.

Immediatamente mi risponde con un amichevole: "Ciao omonima collega" e iniziamo a confrontarci sui professori avuti in comune, sulle ansie e preoccupazioni avute da ogni classicista, immutate tra le varie generazioni, e su qualche aneddoto riguardante il Lagrangia e le persone che lo hanno frequentato. Mi racconta il motivo di quell’umidificatore, utilizzato per diffondere profumo al mentolo nella classe e coprire così odori poco graditi dovuti anche alla  secchezza dell’ambiente e delle vecchie mura della nostra amata scuola; sorrido pensando che lei abbia già concluso quel percorso che a me sembra ancora così lungo e complesso, ma Marta mi rassicura: "Quei 5 anni di sangue mi sono serviti tantissimo all’università" e col senno di poi posso dire che aveva proprio ragione.

Ci scambiamo solo una manciata di messaggi, come due perfette sconosciute che il destino ha deciso di far incontrare grazie ad un umidificatore con una dedica in pennarello sopra; in quei messaggi però Marta mi rimane nel cuore, per la sua semplicità e simpatia.

Negli anni ci siamo sempre scambiate gli auguri di compleanno e sempre tramite il suo profilo Facebook ho appreso della nascita delle sue bambine. Non conoscevo Marta, eppure quel 7 febbraio, quando con coraggio ha deciso di annunciare al mondo la sua malattia, l’ho sentita vicina, come una cara amica. Ho capito quanto fosse forte, ho capito quanto il destino a volte possa metterci di fronte a delle sfide molto difficili.

Quando Marta ci ha lasciati ho riletto con piacere la nostra breve conversazione e mi si è scaldato il cuore: le moltissime persone che la conoscevano e l’hanno ricordata con affetto mi hanno confermato quella bella impressione che mi ero fatta di lei.

Cara Marta, spero sorriderai da lassù ricordando questo curioso episodio: ti ho ammirato fin da subito per i tuoi successi, la tua laurea in medicina, il tuo splendido matrimonio e per le tue bellissime figlie, ma ancora di più per il sorriso con cui hai affrontato la sfida più difficile di tutte. Sei stata per me - e credo per tutti - un esempio di grande forza e determinazione.

Sono sicura che Anna e Vittoria saranno per sempre orgogliose della loro mamma.

Io e tutti gli ex alunni ti salutiamo e ricordiamo con affetto.

Marta Pasteris